lunedì 11 febbraio 2013

sabato 5 gennaio 2013

giovedì 3 gennaio 2013

David Cronenberg parla di Maps to the Stars con Details

David Cronenberg non è proprio un nome familiare (a meno che la vostra casa non sia piena di fan dell’horror macabri che amano guardare cose del tipo un Jeff Goldblum del 1980 trasformarsi in una mosca). Ma il 69enne canadese è stato uno dei registi più acclamati dalla critica del cinema per più di trenta anni. Nel 2012, ha realizzato uno dei migliori (e più difficili) film dell’anno con Cosmopolis, un adattamento del romanzo di Don DeLillo, con la star di Twilight Robert Pattinson come protagonista. In occasione dell’uscita del Blu-ray e del DVD del film, ci siamo seduti con il leggendario regista per discutere la sua ossessione per le auto, del suo aver allargato l’orizzonte mentale dei fan di Twilight in tutto il mondo, e della sua incapacità di tornare in gioco in TV.

DETAILS: Ha diretto Fast Company (1979), Crash (1996), e ora Cosmopolis. Che cosa c’è di sexy nelle auto, che continua a riportarla verso di loro?

DAVID CRONENBERG: La macchina qui è molto metaforica. E ‘una macchina del tempo. Si tratta di una capsula del tempo. Si tratta di una nave spaziale. Ed è una tomba in un certo senso. Si tratta di un mausoleo per [il personaggio di Cosmopolis, Eric Packer]. Per me ha davvero un significato più metaforico che di macchina.